A proposito di guerra e pace…

Avvertiamo la necessità, mentre la nuova rivista sta per andare in stampa, di aggiungere un breve commento all’orribile situazione nella quale mezzo mondo, o forse l’intero globo terrestre si trova ad affrontare, con una miccia di guerra accesa all’inizio di marzo 2022 dalla Russia di Putin nei confronti dell’Ucraina, che sta coinvolgendo l’intera Europa, gli Stati Uniti e anche la Cina, con gli altri Paesi che sono in procinto o in attesa di prendere posizioni. Anche la Svizzera, storicamente neutrale dal 1815 si è schierata insieme all’Unione Europea in difesa dell’Ucraina.

Vogliamo ricordare che già nel 2017, sensibili ai venti di guerra della Corea del Nord di Kim Jong-un, decidemmo di dedicare il numero 7 della rivista al problema, raccogliendo le nostre riflessioni su Guerra Pace e Psiche, che appare oggi tristemente ma seriamente profetico. Nell’editoriale di SOS Jung (aprile 2021) si paventava inoltre il pericolo relativo al temibile e terribile nuovo zar, che in quel periodo aveva fatto incarcerare il suo oppositore Naval’nyj.

E ancora segnaliamo che nel numero 4, Psicologia e Giornalismo si è parlato della barbara uccisione della reporter Anna Politkovskaja, autrice di una serie di articoli e libri molto severi nei confronti di Putin. Sentiamo quindi, dal profondo del nostro cuore e della nostra psiche, di consigliare ai nostri simpatizzanti e amici una rilettura di questi numeri per sentirsi uniti a tutti quelli come noi che ambiscono alla pace e al confronto delle idee, anche quando sono opposte, senza mai passare a quella che viene definita la prosecuzione della politica con altri mezzi, ovvero la guerra.

Ma come ha scritto proprio in questi giorni l’ex magistrato e già senatore Domenico Gallo questo assioma si può rovesciare nel suo contrario: la politica può essere la prosecuzione della guerra con altri mezzi (Sotto i cieli della guerra, domenicogallo.it). In favore della pace e per la salute psicofisica di tutti, la Redazione ha deciso all’unanimità di rendere disponibile gratuitamente il numero Guerra Pace e Psiche, perché di straordinaria attualità, augurandoci che sia di conforto e giovamento non solo a chi è d’accordo con noi, ma anche luogo di meditazione e confronto per chi non la pensa come gli autori della rivista.

Arrivederci pacificamente al convegno del 30 aprile, auspicando una sana e serena commissione, con la partecipazione di tutti gli stati del mondo, che sappia e possa giudicare sulla sanità mentale dei loro rappresentanti governativi una volta eletti, per evitare tutti i rigurgiti dittatoriali e criminali che hanno disseminato la storia fino ad oggi e continuano a terrorizzarci. Pensateci, è un’idea che nasce da Psiche – per conservare anche Arte e Società – e potrebbe non essere soltanto un’utopia.

La redazione

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