Lettera da Chicago – Dov’è Cassandra?

Dal vostro corrispondente negli Stati Uniti, Les White

Il sette marzo, qui a Chicago, sono andato alla festa di compleanno di un’amica della mia insegnante di italiano. Lei spesso coinvolge i suoi studenti nelle sue iniziative, così ho incontrato tanti suoi amici e studenti e sono diventato amico perfino dei suoi figli e nipoti. Quando siamo venuti in Italia, noi studenti, siamo andati a trovare i suoi parenti e i suoi amici.

Dunque a questa festa che ha avuto luogo il giorno prima che il Governo italiano chiudesse la Lombardia per limitare la diffusione del coronavirus, nessun partecipante pensava che il virus potesse colpire anche noi! Sì, il virus rappresentava un grande problema solo per la Cina e adesso coinvolgeva l’Italia (e i Paesi che fanno business con loro), ma niente di simile sarebbe potuto succedere qui negli Stati Uniti.

Bisogna ammettere che c’è una percentuale di americani che crede di essere superiore a tutti gli altri, ma a nessuno degli invitati alla festa piaceva Trump, nel senso che nessuno di noi se la sentiva di fidarsi di Trump. I funzionari governativi hanno proclamato giorno dopo giorno che il virus non sarebbe stato un problema per gli USA, dato che Ebola, SARS, influenza suina e aviaria non ci hanno colpito. Trump ha sempre indicato la malattia come “il virus cinese”.

Senonché, un amico della mia insegnante, un ricercatore universitario di Chicago, ci ha spaventato. Inizialmente non voleva venire alla festa, ma poi si è convinto a stare con noi solo per avvertirci e educarci sul virus. Lui, che prima ha lavorato e fatto ricerca in Italia e Germania, e partecipa a congressi in tutto il mondo ci ha allertati spiegandoci che il virus non era un problema limitato all’Italia e alla Cina, e che sarebbe arrivato anche in America. Ci ha confessato di aver già acquistato riserve alimentari per almeno due mesi e ci ha annunciato che sarebbe rimasto spontaneamente a casa in isolamento, potendo lavorare col suo computer da casa.

Poiché sappiamo che costui è un utilizzatore di app di incontri che promettono avventure facili, l’ho provato scherzosamente per sdrammatizzare, chiedendogli se con queste premesse avrebbe smesso.

Ebbene sì, ha ammesso, riaffermando che ci conveniva fidarci di lui, dato che il virus sarebbe arrivato anche qui, con conseguenze anche peggiori delle altre nazioni. Negli Stati Uniti non c’è un sistema sanitario gratuito come in Italia, per cui l’assistenza medica sarà difficile e molto costosa.

Possiamo considerare il nostro amico della festa è stato come l’equivalente maschile di una Cassandra, la dea greca che prevedeva terribili sventure! Ed ecco quindi che gli abitanti di Chicago, come gli italiani ora sono costretti al lockdown, isolamento totale. Nessuno può passeggiare nei parchi o recarsi sulle spiagge del lago. L’ordine è di mantenersi a due metri gli uni dagli altri… eppure, ancora si sentono notizie sul fatto che il virus non è così grave!

Tante voci governative, Trump incluso, dicono ogni giorno notizie diverse: il problema è falso, o è molto serio, dobbiamo stare distanti uno o due metri dagli altri, ma è giusto andare in chiesa, si deve indossare una mascherina oppure non serve, ma soprattutto… siamo americani, vinciamo sempre le nostre guerre! Un giorno Trump si paragona agli scienziati, poi si presenta come un grande generale – ma sembra solo un ragazzino che grida alla guerra con pistole giocattolo insieme ai suoi coetanei. Ah, se questo amico-Cassandra almeno potesse indovinare qualcosa sul futuro delle presidenziali!

Non dimentichiamo che ancora oggi il 40-45% degli americani sta dalla parte di Trump a prescindere da quello che fa.

Troppi milioni di americani sembrano non interessati a queste notizie:

  • la prima è che Obama (un’altra Cassandra al maschile) già nel 2014, ai tempi dell’Ebola, aveva posto il problema del pericolo di una possibile pandemia (come aveva fatto d’altronde anche Bush nel 2005, dopo la diffusione della SARS, la sindrome respiratoria acuta grave).
  • la seconda è che nel 2019 erano stati pubblicati due documenti dal governo in cui degli scienziati indipendenti (dunque non legati a partiti politici) avevano messo in guardia il governo su una possibile influenza come quella del 1918, la cosiddetta Spagnola, con conseguenze gravi per la salute e per l’economia degli Stati Uniti.
  • Un rapporto redatto da esperti della sanità spinse Obama a fare una gara per la costruzione di una quantità importante di ventilatori per terapia intensiva. Peccato però che la piccola azienda che ha vinto il contratto, sia stata assorbita da una più grande, e la produzione si è fermata… perché? Perché avrebbero guadagnato poco per questi impianti e la cosa più importante era invece il profitto. Così questa seconda azienda ha prodotto un diverso ventilatore molto più costoso e meno portatile di quello che occorre in periodi di pandemia.

Allora, domandiamoci, come mai negli Stati Uniti e nel mondo Trump è così ammirato? Perché tanti si fidano del fatto che sia divertente, entertaining come diciamo noi, come un bravo attore si fa amare… perché fa il duro con i cinesi, con gli immigrati messicani che vogliono entrare clandestinamente in America. E se qualcuno lo accusa di essere un bugiardo, tantissimi lo difendono dicendo che tutti i politici sono bugiardi!

Adesso la situazione americana è simile a quella dell’Italia e dell’Europa. L’agricoltura sta morendo proprio per mancanza di quei disperati che ogni giorno varcano i confini americani per lavorare la terra sottopagati. La disoccupazione sta crescendo e in un solo mese milioni di persone hanno perso il lavoro. Economisti esperti prevedono che potrebbe verificarsi una Grande Depressione come quella del 1929.

Cosa accadrà agli Stati Uniti nei prossimi mesi? Nessuno può dirlo con precisione e neanche con approssimazione… In Italia avete almeno una profonda cultura, una storia antica e la pasta fresca… so che non basteranno a soddisfare e sfamare tutti, ma dobbiamo cercare di essere solidali in America e in Italia, Paese che io ho visitato a lungo e di cui conosco abbastanza bene la sua gente e le sue tradizioni, e dove vorrei poter tornare presto.