La Psiche che coniughiamo alle Arti Visive – nel titolo scelto per questo terzo numero della rivista – vuole porsi non soltanto come polo dialettico e riflettente rispetto alla produzione artistica, ma come elemento discreto, seppur formante e caratterizzante. L’etimologia della parola psiche rimanda all’immagine di “soffio”, respiro vitale che presso l’antico mondo greco si è poi esteso ad indicare l’anima. Nel procedere del tempo, la psiche è andata a indicare il complesso delle funzioni e dei processi che portano l’uomo ad avere esperienza di sé e del mondo, connotandone i comportamenti e l’azione.
Psiche, quindi, apre potenzialmente territori vasti e possibilità molteplici di osservazione. Qui, come scelta editoriale, proponiamo una sua presenza fluida e animante, che accompagni lo sguardo sugli oggetti senza mai forzarli in interpretazioni precostituite. Continua a leggere…