in Giornale Storico del Centro Studi di Psicologia e Letteratura, 12, Giovanni Fioriti Editore, Roma, 2011 – Estratto
Nanni Garella: Sai che ho messo in scena Anatol di Schnitzler dove c’è una delle ragazze che lui ipnotizza… in modo piuttosto scherzoso… ma insomma, tra il lusco e il brusco si capisce che frequentava l’ambiente…
Amedeo Caruso: Schnitzler era considerato da Freud la sua ombra, il suo “doppio letterario”, uno scrittore che ammirava moltissimo, tanto che gli ho dedicato anni fa uno scritto che si intitola Arthur Schnitzler come psicologo dove descrivo diffusamente i loro rapporti e ancora ho scritto dei piccoli monologhi teatrali dove c’è, tra gli altri, anche lui come protagonista dello spettacolo “Le stanze dei sogni”. Ma adesso parliamo dei tuoi spettacoli che io trovo davvero straordinari, unici più che rari, che sono partiti quando? Continua a leggere…