1° convegno Psiche e Giustizia – 11 aprile 2015

Nella cornice definita dall’incontro/scontro tra Giustizia  e Psiche, il convegno ha offerto letture soggettive di aspetti problematici, con l’intento di lanciare messaggi ed evidenziare criticità. Gli interventi, pur nelle differenti ottiche,  hanno mostrato – quale comune denominatore – quella prospettiva junghiana che evidenzia la fondante interdipendenza dell’individuo e della collettività. Tra gli ospiti, Fabrizio Petri, auspicando una integrazione tra  Oriente ed Occidente, ha evidenziato l’utilità di un adeguato distacco, quale quello conseguibile in un percorso di individuazione, utile a compiere il percorso  nel rispetto e nella tolleranza delle diversità dell’Altro. Giorgio Putti si è addentrato nel tema della corruzione, illustrandone le fattispecie ed i recenti provvedimenti adottati per limitarne la diffusione, mentre Roberto Lombardi ha ricordato e commentato criticamente alcuni eventi storici nei quali è stato ristabilito l’Ordine ma non la Giustizia. Letizia Proietti ha presentato un excursus sulla vexata quaestio delle unioni omosessuali, mettendo in luce gli innovativi orientamenti della Corte Costituzionale. Simonetta Putti si è soffermata sull’attuale situazione legislativa rispetto ai diritti civili, auspicando un radicale mutamento di mentalità rispetto a questi temi fondamentali. L’intervento è stato integrato da Emilio Coveri, presidente dell’associazione EXIT, che ha illustrato quali strettoie debba attraversare – oggi – chi vuole liberamente decidere del proprio fine vita. Il presidente Amedeo Caruso ha rivisitato casi storici e letterari di varia in-giustizia, propugnando la tesi che Psiche e Arte ci possano aiutare a costruire una società migliore. E noi tutti speriamo e concordiamo con questa proposta.

Gli atti del convegno sono contenuti nel secondo numero di Psiche Arte e Società dal titolo Psiche e Giustizia. Se sei interessato, contattaci per sapere come averlo.

Psicologia della diversità

Psiche Arte e Società n.1 - Psicologia della diversità

Il piccolo libro che vi apprestate a leggere è la prima testimonianza scritta del Centro Studi Psiche Arte e Società. Tutti gli ideatori di questa nuova associazione culturale sono stati allievi, colleghi nonché amici del professor Aldo Carotenuto. L’immagine in bianco e nero, scelta per la copertina di questo primo numero della rivista Psiche Arte e Società, ci sembra esprimere efficacemente il concetto di diversità: diversità che può essere percepita in una gestalt variabile, così da generare nell’osservatore realtà diverse. Nell’immagine, infatti, si può cogliere la figura del vaso nero o quella di due profili, bianchi, che si guardano. Junghianamente, il pensiero corre agli opposti, all’enantiodromia, alla funzione trascendente. I contributi di quest’opera, dedicata alla psicologia della diversità, intendono ragionare sulle varie fattispecie del “diverso”. Non riusciremo a dar conto di tutte le declinazioni possibili, ma ne presenteremo – ci auguriamo – uno stralcio significativo, per attivare soprattutto i vostri personali pensieri e vissuti. Gli autori – medici, psicologi, psicoterapeuti, giornalisti – che hanno partecipato a questo dibattito sui misteriosi aspetti della diversità sono: Amedeo Caruso, Simonetta Putti, Elisa Sanacore, Roberto Cantatrione, Giorgio Mosconi, Maddalena Mosconi, Paolo Ojetti, Alessandra Ojetti, Valentina Bonaccio, Lorenzo Capaldi, Vincenzo Leccese, Stefano Mascarin e Anita Ricci.