SAB 14 APR | Convegno Psiche a Teatro

ROMA – SABATO 14 APRILE 2018
Enoteca Letteraria, via delle Quattro Fontane 130
INGRESSO LIBERO FINO A ESAURIMENTO POSTI

Psicoanalisti, psicologi, drammaturghi, attori, critici e cultori della materia conversano sull’arte della commedia e della tragedia e si alternano alle performance di scrittori e attori di solida formazione psicologica e psicoanalitica.

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Per questioni organizzative, è gradito un cenno di conferma di presenza.

Gli atti del convegno saranno pubblicati sul numero 8 di Psiche Arte e Società dal titolo “Psiche a Teatro” e disponibili il giorno del convegno. Solo per il giorno del convengo la sottoscrizione dell’abbonamento 2018 sarà in offerta a € 20,00 invece di € 25,00.

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Odissee nello spazio

intervento di Vittorio Giacci al convegno del Centro Studi Psiche Arte e Società dal titolo Ambiente e Psicologia del 13 maggio 2017

Nella Genesi si narra che Dio, in principio,  creò il cielo e la terra,  poi la luce, le stelle, i germogli e tutti gli esseri viventi e vide che “era cosa buona”, poi disse: “Facciamo l’uomo a nostra immagine, conforme alla nostra somiglianza”  perché beneficiasse di tutto ciò a cui aveva dato vita nei giorni precedenti.

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Note per Liquido – Frammenti di pensiero a partire da un ossimoro

Scena#1

GUIDO

Sì, certo, scusi… dunque…  (come ricordando) all’inizio ho avuto molta paura, è stato proprio come vivere…una specie di morte, mi scusi l’ossimoro…(pausa, la donna non ha nessuna reazione)[1].”

Leggendo il copione di Liquido, è proprio questo ossimoro[2] (che Marcello Cotugno e Irene Alison giustamente evidenziano ) a catturare la mia attenzione.

Al proposito, mi viene in mente  quanto scritto da Jorge Luis Borges[3]:

“Nella figura retorica chiamata ossimoro, si applica ad una parola un aggettivo che sembra contraddirla; così gli gnostici parlavano di una luce oscura; gli alchimisti di un sole nero” Continua a leggere…

28.09.2016 | Proiezione del film Gradiva di Giorgio Albertazzi

Il Centro Studi Psiche Arte e Società, insieme a Pia Tolomei Albertazzi e Mariangela D’Abbraccio, è lieto di invitarti mercoledì 28 settembre 2016 alle ore 20.30 alla Casa del Cinema in Largo Marcello Mastroianni 1, ROMA, alla proiezione del film

GRADIVA, diretto e interpretato da Giorgio Albertazzi

L’evento – organizzato per onorare e ricordare con nostalgia, affetto ed amicizia il grande artista di teatro, cinema e televisione conosciuto e apprezzato in tutto il mondo – sarà introdotto dallo psicoanalista Amedeo Caruso, amico del Maestro Giorgio Albertazzi, con cui ha realizzato una lunga intervista dal titolo Vie (e) regie dell’inconscio poi pubblicata in volume nel 2014.

Verrà brevemente raccontata la genesi del film del 1970 – che resta la prima trasposizione cinematografica al mondo del saggio sulla Gradiva di Jensen scritto da Freud – e la burrascosa collaborazione tra il regista Giorgio Albertazzi e lo psicoanalista Cesare Musatti, così come è stata raccontata dall’artista a Caruso e integrata da quanto ne scrisse a suo tempo poi lo psicoanalista. Una giovanissima e bellissima Laura Antonelli fu scoperta dal talent scout Albertazzi per ricoprire il ruolo della mitica Gradiva.

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Nelo Risi, un poeta cineasta sensibile a Psiche

In memoria di Nelo Risi, poeta e cineasta pubblichiamo l’intervista che fa parte del libro Regie dell’inconscio. Da allora è nata una sincera e spontanea amicizia con Lui e la moglie Edith – finissima scrittrice e acuta cineasta – che ci ha portato a incontrarci in diverse amabili occasioni. Sia questo un affettuoso omaggio a un vero Maestro di cinema poetico e al raro poeta cinematografico che è stato.

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Attraversando – Recensione a cura di Patrizia Belleri

Attraversando – Morte, lutto, creatività,  curato da Simonetta Putti, è un’opera corale che accoglie il pensiero di autori diversi su un tema difficile.
Chi si aspetta di intraprendere una lettura angosciante è sorpreso già dal titolo. Il verbo anzitutto: “attraversando”, nel suo significato di processo e nella sua forma – il gerundio – e poi il sostantivo, “creatività”,  aprono a una lettura della morte creativa in quanto volta alla ricerca del suo senso.
La Curatrice dà voce a due Grandi che sono stati significativi nel suo percorso professionale e umano: lo psichiatra Bruno Callieri e lo psicoanalista junghiano Aldo Carotenuto. Entrambi hanno già compiuto il misterioso “attraversamento”. Continua a leggere…

OniroCineNautica in “Il Sogno crocevia di mondi”

Il sogno crocevia di mondiÈ fresco di stampa OniroCineNautica, il contributo di Amedeo Caruso al libro di Autori Vari Il Sogno crocevia di mondi (Alpes Italia, Roma).

Si tratta di una magica navigazione nei sogni presenti nel cinema, che è già un sogno fabbricato dall’arte umana. Ci si imbarca dal porto archetipico che è I misteri di un’anima di Pabst, passando per due rari e quasi sconosciuti film, uno con Buster Keaton e l’altro con Stan Laurel e Oliver Hardy che ne sono anche i rispettivi registi. Si incontra un film stupendo diretto da Hathaway, Sogno di prigioniero, che Bunuel considerava tra i dieci migliori film del mondo. Ci si imbatte poi nella Donna del ritratto di Fritz Lang, uno dei film più geniali sulla composizione del sogno. Vengono presi in esame film super famosi come Io ti salverò di Hitchcock, ma anche film di nicchia come Musica per i tuoi sogni di Curtiz e Le belle della notte di René Clair. Ai magistrali 8 1/2 di Fellini e Bella di giorno di Bunuel si aggiungono Tre donne di Altman – sul quale l’autore ha conversato e curiosato personalmente con il regista americano – e il quasi mai visto Doppio sogno dei signori X. Una traversata onirica che diventa anche un modo ulteriore per applicarsi alla MediCineTerapia e curare le proprie attitudini al sogno. 24 film tutti da vedere o rivedere per arricchire la propria creatività e la personale filmografia di ogni psicoanalista che si rispetti.

Regie dell’inconscio – Le radici psicoanalitiche del cinema italiano d’autore

Regie dell'inconscio - Le radici psicoanalitiche del cinema italiano d'autore

Amedeo Caruso, psicoanalista e cineamatore, in questo libro indaga sulle radici psicoanalitiche del cinema italiano d’autore. Vengono presi in considerazione registi tricolori che siedono già nell’Olimpo del cinema mondiale come Fellini, Bertolucci, Bellocchio, Dino Risi, ma anche cineasti italici bravissimi e originali. Nel testo viene anche raccontata la querelle tra il regista Faenza e lo psicoanalista Aldo Carotenuto a proposito del film Prendimi l’anima. Quest’opera raccoglie le conversazioni dell’autore con i magnifici sette mostri sacri del cinema italiano che si sono nutriti al seno psicoanalitico: Giorgio Albertazzi; Nelo Risi; Carlo Lizzani; Vittorio De Seta; Fabio Carpi; Giovanna Gagliardo; Roberto Andò. Conclude il volume una simpatica intervista con Simona Argentieri, la regina italiana della critica psicoanalitico-cinematografica.